Visita San Salvatore
vista dalla cupola
La chiesa del Santissimo Salvatore è una chiesa barocca situata lungo Corso Vittorio Emanuele a Palermo. Originariamente sorse come luogo di culto del monastero delle suore basiliane voluto da Roberto il Guiscardo nel 1072. L'istituzione religiosa fu successivamente protetta e beneficata dai re Ruggero e Martino, ma la celebrità di questo luogo deriva da una leggenda secondo la quale la regina Costanza d'Altavilla, futura madre dell'imperatore Federico II, sarebbe stata badessa del convento. Una tenace tradizione legava a questo monastero anche Santa Rosalia, amata patrona di Palermo. L'aspetto attuale della costruzione, però, si discosta notevolmente da quello normanno, poiché le forme, già rimaneggiate nel Cinquecento, diventarono pienamente barocche con l’affidamento dell’incarico all'architetto Paolo Amato (1682-1704), il quale adottò il modello di una pianta centrale dodecagonale con cupola ellittica. Ma ciò che colpisce maggiormente l’immaginazione è il fastoso interno, interamente decorato da marmi policromi, stucchi ed affreschi. A proposito di questi ultimi le fonti attribuiscono quelli del cupolino che chiude il cappellone maggiore a Filippo Tancredi (1705) e quelli che decorano il vestibolo d’ingresso e la volta (1765) al grande artista palermitano Vito D'Anna. Il Di Giovanni (in Le opere d’arte nelle chiese di Palermo, Ms. del XIX secolo) scrive che la chiesa del SS. Salvatore “è di figura ellittica, coperta da una grandissima cupola la di cui pittura che rappresenta il Paradiso è opera magnifica del palermitano Cav. Vito D'Anna fatta nel 1765 ultimo anno di sua vita
Tratto da Wikipedia