Visita Palazzo De Gregorio
Alla fine del XVIII secolo la famiglia de Gregorio, che risiedeva in una residenza in contrada Petrazzi circondata da lussureggianti giardini, acquistava un edificio monumentale, già proprietà del duca di Palma principe di Lampedusa, fuori la porta di San Giorgio nei pressi dell’Arsenale della Regia Marina. salone Questa località, che godeva di una splendida posizione con vista panoramica sul golfo di Palermo, divenne ben presto luogo residenziale di numerose famiglie nobili palermitane. Da una parte il mare con le sue attività commerciali e portuali, dall’altra immensi giardini che si estendevano fino alle falde del monte Pellegrino con coltivazioni di canna da zucchero, sommacco, agrumi. Il complesso monumentale nel corso dei secoli ha subito numerose modifiche tra cui, nel 1865, il rifacimento del prospetto principale ad opera dei De Gregorio che affidarono l’incarico all’architetto vicentino, Caregaro Negrin, con un progetto in stile neoclassico. Il palazzo si sviluppa intorno ad un cortile interno abbellito da una fontana in stile roccaille su cui si snodano gli ambienti e i saloni nobiliari. Torretta Palazzo De Gregorio Nel lato meridionale del piano nobile è ubicato il salone delle feste con un soffitto affrescato decorato con stucchi in altorilievo; in collegamento con esso l’antica cappella veniva utilizzata per le funzioni religiose di coloro che frequentavano l’edificio. Nel lato occidentale si trova una torretta, costruita nel 1868 dal marchese Camillo De Gregorio, che aveva lo scopo di permettere lo scambio – con un’altra torretta analoga presso la villa dei Petrazzi – di segnalazioni tramite bandiere, relative all’avvistamento di cacciagione in movimento nei luoghi circostanti. Il palazzo vide passare nelle sue stanze ospiti illustri tra i quali Lord Nelson e Lady Hamilton, il Maestro di cappella Benedetto Baldi, Richard Wagner che spesso, durante il periodo della composizione del Parsifal, si intratteneva nei suoi salotti con il marchese Antonio De Gregorio Brunaccini (1855-1930), Paolo Lioy illustre scienziato vicentino. Ancora oggi il palazzo con i suoi arredi originari, con i decori e la sua struttura in buono stato di conservazione costituisce un riferimento esemplare di una società e di un’epoca.
Tratto da http://www.palazzodegregorio.it/