Visita Chiesa di Sant'Orsola dei negri
Eretta nella prima metà del sec. XVII era già terminata nel 1662. La facciata severa ha salde lesene di gusto ancora manieristico. Nell'ordine superiore sono due logge dei campanili incompiuti e forti ornati di viva pietra. Il portale di gracile disegno reca scolpite figure di anime purganti divorate dalle fiamme, angeli e teschi, simbolo della provvisorietà della vita. L'interno ad unica nave è un raro esempio di chiesa palermitana con cappelle intercomunicanti: motivo tratto dalle chiese romane del tardo Cinquecento, di cui conserva, in scala ridotta, anche la distribuzione volumetrica e la pianta. La decorazione con affreschi e stucchi, già fatta nel 1672, fu quasi totalmente rifatta nel 1784. Di ignoto settecentesco sono gli affreschi della volta della nave con « Gloria di S. Orsola » e del presbiterio con « Gloria della Vergine ». Notevoli le due ultime cappelle con altari di preziosa materia e vago disegno e fini stucchi di Giacomo Serpotta (1698): in quella di s. è un quadro di « S. Girolamo », (1600) di Giuseppe Salerno detto lo Zoppo di Ganci; in quella di d. è, sull'altare, un vigoroso dipinto seicentesco con la « Salvazione delle anime del Purgatorio » ed a s. stupenda « Madonna con Salvator mundi » di P. Novelli. Il quadro dell'altare maggiore con la « Deposizione » è accademica opera di Giuseppe Patania (1780-1852); alle pareti del presbiterio sono due dipinti di Antonio Hanno : « La probatica piscina » a s. e « Discesa di Cristo al Limbo » a d. Nella seconda cappella di d. è un « Martirio di S. Orsola » attribuito al Novelli.
Tratto da Giuseppe Bellafiore