Visita Riserva di Capogallo (versante Mondello)
(giornata invernale)
Visita Riserva di Capogallo (versante Mondello)
(giornata estiva)
Visita Riserva di Capogallo (versante Barcarello)
(giornata primaverile)
La Riserva naturale orientata Capo Gallo è una riserva naturale regionale della Sicilia, istituita in data 21 giugno 2001. È inserita nel Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve ed è gestita dall'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, che ha compiuto numerosi interventi volti a ricreare le condizioni ambientali originarie del territorio e a renderlo fruibile al pubblico. Il gestore ha proceduto alla sistemazione dei sentieri preesistenti, alla creazione di staccionate, muretti, recinzioni, alla pulitura del sottobosco e, successivamente, ad una periodica manutenzione per dare ai visitatori la possibilità di godere appieno della bellezza del luogo pur nel completo rispetto dell'ambiente. La riserva comprende una area di quasi 586 ettari ed è costituita essenzialmente dal Monte Gallo, un massiccio carbonatico, formatosi decine di milioni di anni or sono fra il periodo Mesozoico e l’Eocene medio. Il Monte Gallo termina in un promontorio, denominato Capo Gallo, sul quale è situato un faro che ne segnala la posizione. Il promontorio si trova nella zona nord-occidentale di Palermo e separa i due golfi di Mondello e Sferracavallo, che ospitano gli omonimi quartieri marinari della città. Capo Gallo fa parte del territorio comunale di Palermo che, avendo già dal 1996 la Riserva di Monte Pellegrino, può vantare il singolare primato di possedere ben due riserve naturali entro i propri confini. Il lato costiero della Riserva di Capo Gallo si estende dal capo omonimo verso ovest fino a Punta Barcarello e, data la natura carsica delle rocce, il mare le ha modellate nelle forme più bizzarre, formando una serie di grotte affascinanti, come la Grotta dell’olio che ricorda un po’ la famosissima Grotta azzurra di Capri. Nell’antichità queste grotte furono abitate dall’uomo e in talune di esse sono stati rinvenuti graffiti preistorici ed altri reperti archeologici di notevole importanza. Per accedere a buona parte della riserva è necessario l'approdo marino, visto che i collegamenti terrestri che partono dalle due borgate marinare non si incontrano. Per tale ragione nel punto centrale della riserva viene spesso praticato il naturismo. I luoghi più agevoli da raggiungere sono spesso affollati nella stagione estiva a causa della vicinanza al mare e la riserva tutta è posta sotto la vigilanza delle guardie naturalistiche del parco che controllano il rispetto dei regolamenti da parte di turisti e bagnanti. Il tratto di mare che unisce Capo Gallo con la vicina Isola delle Femmine è stato dichiarato riserva marina. Più precisamente l'Area naturale marina protetta Capo Gallo - Isola delle Femmine (tale è la corretta denominazione), istituita con decreto del Ministero dell'Ambiente del 24 luglio 2002, ha una superficie di 2.173 ettari e la sua gestione è affidata al consorzio creato tra i Comuni di Palermo e quello di Isola delle Femmine.
Tratto da Wikipedia
Distanze: (circa 2,0 km) - Versante Mondello
Dalla partenza (Stabilimento balneare "La Torre") al Faro: 1800 metri
Dal Faro all'ultima spiaggia (fine percorso): 200 metri
Distanze: (circa 3,3 km) - Versante Barcarello
Dalla partenza (Circolo Velico Sferracavallo) al bivio di "andata" del Sentiero Spartivento: 700 metri (1)
Dal bivio Sentiero Spartivento al bivio per l'avamposto di Barcarello: 400 metri (2)
Dal bivio per l'avamposto di Barcarello al Roccione del tornante: 800 metri
Dal Roccione del tornante al bivio di "ritorno" del Sentiero Spartivento: 1000 metri
Dal bivio di "ritorno" del S. Spartivento al roccione con la "X" rossa: 400 metri
(1) Attenzione: il bivio è sotto la vasca "urico" per circa 150 metri
(2) Dal bivio per l'avamposto di Barcarello all'avamposto: 250 metri